A monsoon day in Thailand
A Monsoon day in Thailand
in collaborazione con Sonia Agosti, curata da Alessandro Mescoli e Ilaria dall’Olio, presso lo Spazio Crack, Castel Nuovo Rangone (MO).
Negli spazi del CRAC Sonia Agosti e Matteo Lucca presentano A monsoon day in Thailand, una architettura costruita con canne di bambù, cemento e ferro per un uomo di pane.
L’immagine complessiva si rivela un organismo vivo e pulsante in continua trasformazione nell’inarrestabile scorrere del tempo scandito dai rumori della natura e da un gallo che canta, simbolo di rinascita e presagio. La casa costruita da Sonia Agosti è l’archetipo dei luoghi abitati e la metafora delle diverse relazioni tra interno ed esterno, tra spazio fisico e spazio concettuale, tra individualità e collettività. Rimanda alla protezione di un’umanità mobile, nomade, in armonia con il ciclo dell’ambito zoo-vegetale, è uno spazio intimo, uterino, da origine della vita ed è luogo di condivisione. L’uomo di pane che la abita, scultura di Matteo Lucca quale suo calco dal vero, ha l’elevata carica simbolica e terrena di corpo e pane insieme: offerta di nutrimento ed esistenza effimera. Un corpo abbandonato agli occhi dei passanti, lontano dal reale e sospeso. Come un rito al tempio tra il sacro e il profano, si offre provocatoriamente al nostro sguardo, immagine cruda e violenta ma incredibilmente affascinante e dal potente lirismo, per aprirsi a un dialogo con la collettività.
A monsoon day in Thailand è un luogo ancestrale e metafora del presente e di un’energia incessante. È l’imprevedibilità della vita, la cura innata dell’essere umano, un ritorno al nomadismo e ad abitazioni semplici ed unitarie, è un percorso spirituale di nutrimento. Abbraccia i concetti di interconnessione e interdipendenza. È un inno alla fragilità dell’essere umano e all’architettura come esperienza comunitaria e individuale.
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